Il mondo dello sport ha visto enorme progressi tecnologici, con attrezzature sempre più avanzate e performanti, tuttavia queste innovazioni portano con sé un costo nascosto: la produzione di rifiuti complessi e difficili da riciclare. Materiali compositi come le fibre di carbonio o di vetro sono diventati onnipresenti nello sport di alto livello, dalle racchette di tennis ai telai delle biciclette da corsa. Questi materiali offrono una combinazione unica di leggerezza, flessibilità e leggerezza, ma una volta che il loro ciclo di vita termina diventano un problema ambientale significativo. Ogni anno milioni di pezzi di attrezzature sportive vengono scartate finendo in discarica, e l’Europa è ancora ben lontana dall’essere un esempio: pensate che in Gran Bretagna circa il 90% dei rifiuti compositi finiscono in discarica contribuendo all’inquinamento e all’esaurimento delle risorse naturali; l’Italia non è da meno.
Questo fenomeno è in crescita e richiede soluzioni innovative per essere affrontato in maniera efficace. Recentemente i ricercatori hanno sviluppato un metodo rivoluzionario per recuperare materiali preziosi come le fibre di carbonio. Questo approccio prevede la separazione e il trattamento dei materiali compositi per estrarre le fibre di carbonio che possono poi essere riutilizzate in nuove attrezzature sportive. Questa tecnologia promette di ridurre significativamente i rifiuti, e diverse aziende hanno già adottato questa pratica. Adottare soluzioni di riciclo non solo aiuta a proteggere l’ambiente ma potrebbe anche aiutare anche a migliore le prestazioni degli atleti.
Un esempio importante viene dal mondo del tennis, negli ultimi anni si è iniziato a riciclare le diverse palline da tennis utilizzate nei tornei per produrre superfici da gioco per campi da tennis o materiali da costruzione.