Diddy ha esagerato con l’empatia nei confronti della giuria
Il processo a Diddy prosegue ormai da settimane o ogni giorno una testimonianza getta ulteriore discredito sul suo nome. Questa volta però a destare l’interesse pubblico nei confronti del magnate a processo non è un dettaglio raccapricciante di qualche suo festino, ma il suo stesso comportamento in aula -e la reazione del giudice.
Durante il 17esimo giorno di processo, infatti, il giudice Subramanian ha ammonito Sean Combs per aver ripetutamente annuito rivolgendosi alla giuria durante una testimonianza. Secondo un video di recap pubblicato su YouTube dal Law&Crime Network giovedì 5 giugno, il giudice ha avvertito il leader del team legale di Diddy, Agnifilo: “Questo comportamento non può continuare, altrimenti darò istruzioni limitative che non vi piaceranno, o adotterò altre misure, incluso impedire al suo cliente [Diddy] di restare in aula. È chiaro?”, “Sì”, ha risposto Agnifilo, secondo quanto riportato dal conduttore Jesse Weber mentre leggeva la trascrizione del tribunale.
La giornalista Elizabeth Millner, nel video, ha aggiunto di essere sorpresa che il giudice abbia deciso solo ora di intervenire, poiché ha osservato lo stesso comportamento da parte di Diddy sin dall’inizio del processo, durante diverse testimonianze.
Il processo, prima dello scambio tra Subramanian e l’avvocato di Diddy, era cominciata con il controinterrogatorio di Bana Bongolan, l’amica di Cassie Ventura apparentemente tenuta sospesa dal diciassettesimo piano di un edificio da Puff nel 2016. La difesa, rappresentata in quel frangente da Nicole Westmoreland, ha trattato con scetticismo la testimonianza, arrivando a suggerire apertamente che Bana stesse mentendo alla giuria.
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Diddy è attualmente a processo per traffico sessuale, trasporto a fini di prostituzione e associazione a delinquere di stampo mafioso, accuse che includono corruzione e ostruzione della giustizia. Se giudicato colpevole, il disgraziato magnate del rap rischia l’ergastolo.