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Processo Diddy: parla la ragazza (amica di Cassie) che aveva tenuto sospesa dal 17esimo piano
Redazione | 5 giugno 2025

Bryana Bongolan ha testimoniato al processo contro Diddy

Photo Credits: lukeford

Lo scorso dicembre si era diffusa la notizia di una donna che Diddy aveva tenuto sospesa da un balcone al diciassettesimo piano di un edificio, apparentemente perché l’aveva rifiutato. Si trattava di Bryana Bongolan, nota come Bana, una stilista che ieri è salita al banco dei testimoni nel processo federale contro il magnate.

Secondo Bana, che ha chiesto un risarcimento di 10 milioni per i fatti del 2016, Diddy avrebbe fatto irruzione a casa di Cassie, dove si risiedeva temporaneamente Bongolan, e l’avrebbe portata sul balcone, scaraventandola oltre la ringhiera e tenendola sospesa nel vuoto di 50 metri. Secondo la testimonianza, Cassie sarebbe fuggita terrorizzata fuori dall’appartamento, cosa che avrebbe fatto infuriare ulteriormente Combs, che avrebbe tirato su Bana e l’avrebbe lanciata contro i mobili sul balcone.

 “Chiamai uno dei miei manager, e mi disse: ‘Se hai paura che accada qualcos’altro, vai da un chiropratico’”, ha raccontato alla sbarra. A quanto pare Bana si sarebbe poi effettivamente recata da un chiropratico, il quale avrebbe chiesto la causa delle tumefazioni, ma lei non l’avrebbe rivelata.

La testimonianza di Bana si è focalizzata anche sul rapporto tra lei e Cassie: nel periodo in cui Ventura e Diddy stavano insieme, infatti, lei e Bongolan erano amiche. Ma oltre a prendere il tè e fare shopping, le due avrebbero spesso assunto droghe insieme. Un giorno, dopo aver passato la giornata per negozi, Diddy avrebbe scritto un messaggio a Cassie chiedendole dove si trovava e inviandole una  dettagliata di tutti i luoghi in cui erano state, come se le avesse fatte seguire.

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Questa settimana ha testimoniato anche Eddy Garcia, l’addetto alla sicurezza corrotto da Diddy in cambio del filmato del pestaggio di Cassie. La guardia ha raccontato nel dettaglio quanto avvenuto, confessando di aver ricevuto 100 mila dollari, da dividere con due complici, per consegnare il filmato.

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