Diddy potrebbe finire tra i “graziati” da Donald Trump
Diddy potrebbe trovare una carta inaspettata per evitare il carcere: Donald Trump non esclude la possibilità di concedergli la grazia, se necessario. La notizia arriva pochi giorni dopo che l’ex presidente ha firmato nuovi atti di clemenza per diverse figure controverse, tra cui YoungBoy Never Broke Again. E ora, anche il nome di Sean “Diddy” Combs entra nel vortice delle possibili “graziose” concessioni di Trump.
Durante una conferenza stampa tenutasi il 30 maggio nello Studio Ovale, Trump ha risposto a una domanda precisa sulla possibilità di concedere un perdono a Diddy, qualora quest’ultimo fosse condannato nel processo per crimini sessuali che lo vede coinvolto. La sua risposta? Nessuna chiusura netta. “Valuterei cosa sta succedendo,” ha detto Trump. “Non ho seguito il caso troppo da vicino, anche se ovviamente ha una grossa copertura mediatica. Non parlo con lui da anni. Ai tempi gli piacevo molto, credo che la nostra relazione sia finita quando mi sono candidato in politica.”
Poi, Trump ha aggiunto una frase che lascia aperto ogni scenario: “Guarderei sicuramente ai fatti. Se penso che qualcuno sia stato trattato ingiustamente, che mi piaccia o meno, non influenzerebbe la mia decisione.”
Secondo un’inchiesta di Rolling Stone, il team di Diddy starebbe già muovendosi dietro le quinte per preparare il terreno a un possibile perdono. Fonti vicine al rapper raccontano che i contatti con lo staff di transizione di Trumpsarebbero iniziati subito dopo le elezioni di novembre 2024.
Una fonte anonima ha dichiarato: “Farebbe qualsiasi cosa pur di evitare la prigione. È sempre stato così. È disposto a tutto per tirarsi fuori dai guai… e non è che gli piaccia Donald Trump.”
Questa strategia non sorprende chi conosce la personalità di Diddy: ambizioso, spregiudicato, pronto a muoversi su ogni fronte pur di evitare una condanna in un processo che lo vede sempre più al centro delle cronache.
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La porta aperta per Diddy si inserisce in un filone già noto di clemenze firmate Trump: solo pochi giorni fa, l’ex presidente ha graziato NBA YoungBoy e ridotto le pene di figure iconiche e controverse come Michael “Harry O” Harris, cofondatore di Death Row Records, e Larry Hoover, storico leader della Gangsta Disciples, per il quale Drake e Kanye West avevano organizzato un concerto benefico nel 2021.
Trump, già in passato, ha mostrato interesse per la cultura hip-hop, alternando dichiarazioni polemiche a gesti di apertura, come i perdoni concessi a Lil Wayne e Kodak Black negli ultimi giorni del suo mandato precedente.