Durk

Con l’avvicinarsi del processo, le fake news relative al caso Lil Durk si moltiplicano ogni giorno. Per questo il suo avvocato Drew Findling ha deciso di accettare l’invito per un’intervista a VladTV e cogliere l’occasione per fare chiarezza.

Durante l’intervista con DJ Vlad, Findling ha parlato soprattutto della spinosa questione relativa all’esistenza di un inedito di Lil Durk contenente un campionamento inquietante. Girava voce infatti che esistesse un brano del rapper di “All my life” in cui sarebbe stata inserita la registrazione delle urla di dolore lanciate da Quando Rondo una volta appresa la notizia della morte del cugino Lul Pab. Ebbene, il legale ha dichiarato che non esiste niente del genere.

Findling ha anche fatto il punto sulla situazione giudiziaria: secondo lui, l’accusa avrebbe bastato la sua strategia su prove indiziarie, come i testi delle canzoni di Durk o i suoi post sui social. Inoltre, per l’avvocato fare affidamento su tali materiali mette a rischio le tutele previste dal Primo Emendamento della Costituzione statunitense.

Si è aperto poi il dibattito sull’uso dei testi rap come prove in tribunale. La questione si apre ogni qualvolta un rapper più o meno famoso finisce a processo e l’accusa si serve delle sue canzoni come prove della sua malafede o malacondotta. Findling ha puntualizzato che spesso nel rap le situazioni vengono gonfiate e drammatizzate e che raramente riflettono un intento reale.

Per quanto riguarda l’uso dei contenuti social in aula, invece, il difensore di Lil Durk ha ribadito come la decontestualizzazione di post, foto o didascalie possa portare a equivoci o distorsioni della realtà, soprattutto quando il profilo o la pagina in questione faccia capo a una personalità pubblica.

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Giovedì 8 maggio si terrà un’udienza preprocessuale per decidere della possibilità di concedere la cauzione a Durk in cambio del pacchetto “milioni&sicurezza” proposto dal suo team legale che include proprietà immobiliari, contanti e braccialetto elettronico.