Diddy
La fonte delle denunce per Diddy sembra una cornucopia: a meno di due mesi dall’inizio del processo, due nuovi capi d’accusa. Giovedì scorso infatti i procuratori federali hanno depositato una terza accusa sostitutiva (“third superseding indictment”) presso il tribunale competente, introducendo due ulteriori capi d’accusa nei confronti del magnate. Diddy è ora formalmente accusato anche di traffico sessuale e trasporto a fini di prostituzione in relazione a una persona identificata come “Vittima-2”.
Con l’ultima modifica dell’atto di accusa, i reati contestati salgono complessivamente a cinque. Diddy era stato arrestato il 16 settembre 2024, inizialmente con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico sessuale e trasporto a fini di prostituzione. In gennaio erano stati aggiunti due ulteriori nominativi di presunte vittime anonime, mentre a marzo era stata formalizzata una seconda accusa sostitutiva, che includeva i reati di lavoro forzato e induzione alla prostituzione tra dipendenti.
La difesa di Diddy ha risposto con fermezza alla nuova incriminazione, sottolineando che non si tratta di nuovi testimoni ma di “ex fidanzate coinvolte in relazioni consensuali”. In una dichiarazione rilasciata a XXL, il team legale ha definito le accuse come un tentativo di spettacolarizzare aspetti della vita privata del proprio cliente: “Queste non sono nuove accusatrici, ma le stesse persone, ex fidanzate di lunga data, coinvolte in relazioni consensuali. Si tratta della loro vita sessuale privata”.
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Nel frattempo, Diddy si è dichiarato non colpevole rispetto a tutti i capi d’imputazione e continua a contestare la legittimità delle prove raccolte. Il processo penale è attualmente fissato per il 12 maggio. Parallelamente, Combs è coinvolto in innumerevoli cause civili, anche se ha recentemente ottenuto l’archiviazione di uno dei procedimenti a suo carico.