Video brevi, meme, contenuti virali: oggi l’informazione corre veloce e scorre sotto i nostri occhi senza che ce ne accorgiamo.
Ma chi controlla davvero cosa finisce nei nostri feed? E soprattutto, possiamo fidarci?
Il potere degli algoritmi (e delle emozioni)
TikTok, Telegram, Instagram e X (ex Twitter) non sono solo piattaforme di intrattenimento: sono vere e proprie fonti di informazione per milioni di giovani. Eppure, ciò che vediamo non è mai neutro. Gli algoritmi selezionano i contenuti sulla base delle nostre interazioni: più un contenuto è coinvolgente, più viene mostrato. Il problema? Spesso i contenuti più emozionanti sono anche quelli meno accurati.
Telegram: libertà o caos informativo?
Telegram è una delle piattaforme preferite da chi vuole aggirare le regole dei social tradizionali. È usata per diffondere contenuti che spesso sfuggono a ogni tipo di moderazione. I canali privati (o pubblici ma non verificati) possono diventare incubatori di fake news e teorie del complotto, senza alcun controllo.
Durante la pandemia, su Telegram si sono moltiplicati i canali che promuovevano cure alternative non approvate, come l’uso di ivermectina contro il Covid-19. Nonostante l’OMS e gli enti sanitari avessero chiarito l’inefficacia di questi trattamenti, migliaia di persone hanno creduto a queste fake news, con conseguenze gravi sulla salute pubblica.
La viralità è il nuovo potere
Le fake news oggi non si diffondono solo per ignoranza, ma perché sono costruite per diventare virali. Immagini forti, titoli sensazionalistici, musica drammatica di sottofondo: tutto concorre a spingere il contenuto. L’obiettivo non è informare, ma generare click, commenti, condivisioni.
Pensiero critico: l’unico algoritmo che conta davvero
In questo scenario, diventa fondamentale dotarsi di strumenti per decodificare i messaggi che riceviamo. Controllare le fonti, confrontare le notizie, non fermarsi al primo video virale: sono abilità che vanno coltivate ogni giorno.
Nei laboratori di Zai.net insegniamo proprio questo: a leggere il flusso di notizie con consapevolezza, a distinguere il contenuto autentico da quello manipolato. Perché solo così possiamo restare connessi… senza essere ingannati.
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