Umbria
DaD, impossibile mantenere la concentrazione
Mi auguro che la scuola riapra fisicamente, anche perché se continuo così non ne esco sana mentalmente, e nemmeno mia madre, che disinfetta tutto ciò che tocca, compresa la spesa
Marica Martelli | 4 giugno 2020

La mia quarantena non è stata poi così tragica: non ho sentito troppo la mancanza della vita sociale, visto che ai tempi d’oggi si può anche usufruire dei social o app di messaggistica e comunque chiamare chi si vuole quando si vuole!

Didattica a distanza


Tuttavia, non sono mancati gli aspetti negativi: il sistema della didattica a distanza mi ha messo particolarmente in difficoltà sul piano dello studio, visto che i professori assegnavano compiti a raffica, facendomi stressare tanto da farmi venire l’ansia. In più, per noi che frequentiamo l’indirizzo di studi musicale, è stata ancora più dura: per fare una registrazione decente si impiegano minimo 3 ore e spesso viene anche male a causa dell’audio… Ho notato di essere peggiorata in generale dal punto di vista scolastico: stare attaccati al pc per svariate ore è più difficile che stare in un ambiente più aperto e socievole come la scuola. Già mi distraevo prima in classe, adesso è molto più complicato mantenere la concentrazione davanti allo schermo.

Vita familiare

Ma a parte questo, la quarantena mi ha fatto anche perdere ogni tipo di tonicità muscolare che avevo sviluppato nei mesi in cui andavo in palestra, poiché a casa non riuscivo a combinare niente per la mancanza di tempo e di voglia.
In famiglia non è poi cambiato molto: mia madre ha continuato a lavorare lo stesso, mio fratello ha continuato a stare chiuso in camera sua, e mia nonna uguale, quindi posso dire che si sentiva solamente la mancanza di chi veniva spesso in casa, come amici e parenti. Mia madre ha particolarmente sofferto l'ansia del virus già da gennaio e quando è scoppiata la pandemia in Italia mi ha praticamente chiuso in casa, già da prima del lockdown.

Tempo libero


Tutto il tempo libero che mi è stato concesso l’ho speso per riflettere su alcune tematiche che prima non avevo approfondito per la mancanza di tempo per me stessa. Credo che questo periodo passato a riflettere abbia migliorato qualcosa in me, anche se non so bene dire cosa; non solo grazie alla quarantena in generale, ma anche per le persone che mi sono comunque rimaste accanto. Spero che questa situazione finisca presto, che a settembre non si debba ancora girare con le mascherine e l’amuchina e mi auguro che la scuola riapra fisicamente, anche perché se continuo così non ne esco sana mentalmente, e nemmeno mia madre, che disinfetta tutto ciò che tocca, compresa la spesa.

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