Arte
A venticinque anni dalla morte di Kurt Cobain sveliamo un lato del cantante che forse non tutti si aspetterebbero: il femminismo.
Il ''Rap'' per Kurt Cobain era troppo misogino
Alessandra Testori | 15 aprile 2019

''A venticinque anni e dieci giorni dalla morte di Kurt Cobain sveliamo un lato del cantante che forse non tutti si aspetterebbero: il femminismo. Già, Kurt Cobain, leader dei Nirvana, leggenda non solo del grunge ma della musica in generale, era un femminista — e anche un femminista convinto, che aveva addirittura rifiutato un tour con i Guns’n’ Roses ritenendo il frontman Axl Rose un “fottuto sessista, razzista e omofobo”. Non esattamente lo stesso atteggiamento della gran parte della scena hiphop odierna, in cui se non esce la canzone misogina della settimana è perché l’autore è stato arrestato per molestie...''

 

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