Cavallari era stato condannato nel 2020 per la strage di Corinaldo
Il componente della “banda dello spray” doveva scontare 11 anni e 10 mesi, invece dopo la proclamazione Cavallari ha salutato i parenti, è salito in macchina con la ragazza ed è sparito. Non gli era stata affidata alcuna scorta della polizia penitenziaria. Il padre del fuggitivo ha lanciato un appello al figlio dal TG2: “Invito Andrea a tornare in carcere. Torni sui suoi passi. Si faccia vivo con noi o con le autorità giudiziarie”. Una bella delusione, considerando che aveva appena celebrato la laurea triennale in Scienze Giuridiche con specializzazione in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali del figlio -sempre che da parte della famiglia non ci sia complicità.
Andrea era stato arrestato nell’agosto del 2019 insieme ad altri sei sodali per la rapina finita male che aveva causato la morte di sei persone nel 2018: poco prima del concerto di Sfera Ebbasta dell’8 dicembre 2018, Cavallari e i suoi complici avevano spruzzato dello spray al peperoncino, secondo il tipico modus operandi della banda, per approfittare della distrazione generale e commettere piccoli furti. Tuttavia la gente che si trovava alla Lanterna Azzurra era stata presa dal panico e la fuga di massa aveva causato la morte di cinque ragazzi minorenni e una mamma di 39 anni, oltre a una sessantina di feriti.
Francesco Vitali, fratello di una delle vittime, intervistato da Il Resto del Carlino, ha commentato l’evasione di Cavallari con parole aspre: “Questa non è solo una fuga, è una beffa! Tutte le sentenze hanno riconosciuto la loro pericolosità sociale. Eppure Cavallari ha ottenuto un permesso senza scorta, senza vigilanza”.