Scuola
“Più libri più liberi”, svelato il progetto 'Scriviamoci di più': “Così potrete inventare il vostro mondo”
Il progetto prevede la creazione di coppie di giovani scrittori, includendo in ognuna un alunno disabile, con l'obiettivo di promuovere l’inclusione e favorire la conoscenza reciproca...
R.C. | 5 dicembre 2018

Oggi, 5 dicembre, alla fiera “Più libri più liberi”a Roma, è stato presentato il progetto “Scriviamoci di più”, concorso letterario che l’Istituto Papareschi di Roma, in rete con l’Istituto Telesia di Telese Terme (BN) ha sviluppato in collaborazione con il Cepell (Centro per il Libro e la Lettura –MIBACT) promotore del concorso letterario “Scriviamoci”. Il progetto, svelato alle 12 in sala Vega davanti un'aula gremita di studenti, prevede la creazione di coppie di giovani scrittori, includendo in ognuna un alunno disabile, con l'obiettivo finale di promuovere l’inclusione e favorire la conoscenza reciprocaper imparare insieme a trasferire in racconto emozioni e sensazioni.

Al termine del concorso gli elaborati scelti verranno pubblicati all’interno di Zai.nete, tramite il coordinamento della Khema, società impegnata nello sviluppo di progetti per il Terzo Settore, verrano selezionati i vincitori e premiati in una cerimonia pubblica a Roma.

Durante l’evento, tenutosi nella splendida cornice della Nuvola di Fuksas, i ragazzi hanno esposto con particolare entusiasmo i temi prescelti per la stesura dei racconti, presentati dalla scrittrice Simona Baldelli“Quando ci sono due punti di vista così diversi non accontentatevi di fare un temino, di stare nel solco dell'abitudine. Qui non c'è una valutazione solita, qui possiamo essere pazzi e inventare quello che prima non c'era.Non è un mondo che vi viene imposto, è un mondo che inventate voi”. Intervengono in aula anche Flavia Cristiano, responsabile del Centro per il libro e la lettura presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e direttrice della biblioteca Universitaria, Angela Maria Pelosi, autrice, e Marina Rossi, preside dell'Istituto Papareschi.

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