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Libri per l'estate: il lavoro del lettore in vacanza
I nostri consigli di lettura: cinque libri, più e meno recenti, romanzi da scoprire o riscoprire. Si concludono, dopo oltre vent'anni, le avventure de "Il commissario Montalbano"
Serena De Conciliis | 30 giugno 2020

Quest'estate non sarà forse la “più calda del secolo”, ma sicuramente sarà la più strana da molti anni. Tra i tanti divieti e le distanze di sicurezza da mantenere, ciò che non cambierà sarà la lettura sotto l’ombrellone, uno dei leitmotiv dell’estate italiana. Ecco le nostre proposte:

Marina

Carlos Ruiz Zafón, recentemente scomparso, aveva scritto “Marina” negli ultimi anni del secolo scorso, prima di raggiungere il successo con “L’ombra del vento”. La storia si svolge nella Barcellona degli anni Settanta. Il protagonista è uno studente adolescente, che vive in un cupo collegio e di tanto in tanto ama perdersi nelle strade della città. Durante una di queste fughe Óscar ruba un vecchio orologio da taschino. Tornando a restituire l’oggetto, egli incontra la giovane Marina e il pittore Germán, suo padre. Da qui in poi nulla sarà come prima. Per Zafón, questo rientrava tra i libri preferiti della sua produzione, un romanzo a cui era particolarmente legato. È qui che troviamo per la prima volta le grandi tematiche che attraversano poi la tetralogia del Cimitero dei libri dimenticati: gli enigmi del passato, l’amore per la conoscenza, la bellezza gotica e senza tempo di Barcellona.

“Non sapevo ancora che, prima o poi, l’oceano del tempo ci restituisce i ricordi che vi seppelliamo. Quindici anni più tardi, mi è tornato alla mente quel giorno. Ho visto quel ragazzo girovagare nella bruma della stazione Francia e il nome di Marina mi si è infiammato di nuovo come una ferita recente. Tutti noi custodiamo un segreto chiuso a chiave nella soffitta dell’anima. Questo è il mio.”

Caligola

Albert Camus lavorò a quest’opera teatrale nel corso di vent’anni, dal 1938 al 1958, considerando le profonde modifiche subite dal testo nelle varie edizioni. Parte della trilogia dell’assurdo (con “Il mito di Sisifo” e “Lo straniero”), Caligola rappresenta la lotta tra coscienza individuale e burocrazia politica, seguendo l’imperatore nelle sue vicende folli e crudeli, nella crescita esponenziale del suo delirio del potere. Riscoprire questo capolavoro ci insegnerebbe qualcosa in più di ognuno di noi, non è surreale come potrebbe sembrare rivedersi nelle parole di Caligola, né tantomeno in quelle del suo schiavo/amico Elicone.

“Semplicemente mi sono sentito all'improvviso un bisogno di impossibile. Le cose così come sono non mi sembrano soddisfacenti. […] Questo mondo così com'è fatto non è sopportabile. Ho bisogno della luna, o della felicità o dell'immortalità, di qualcosa che sia demente forse, ma che non sia di questo mondo.”

Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente

Grande novità nel mercato fantasy, il libro prequel di una delle trilogie più amate recentemente: Hunger Games. La scrittrice Suzanne Collins torna indietro nel tempo (eravamo arrivati all’edizione n.75 dei giochi), a 10 anni dalla sconfitta della prima ribellione. Durante la decima edizione dei Giochi muove i suoi primi passi come mentore il diciottenne Coriolanus Snow, il futuro presidente. Spetta a lui salvare il destino della casata Snow, ma l’incarico è più difficile del previsto: gli è stato assegnato il Distretto 12, il più povero e debole. Imperdibile per i tantissimi fan della saga principale, il libro offre l’occasione per approfondire uno dei personaggi più controversi immaginati dalla Collins.

Il problema era come rendere lo spettacolo più avvincente. A questo scopo, per la prima volta nella storia dei Giochi ai tributi sarebbero stati assegnati dei mentori. […] Tutti concordavano sul fatto che, se gli Hunger Games dovevano continuare a esistere, era necessario che evolvessero in un’esperienza più profonda, e l’abbinamento dei giovani rampolli di Capitol City con i tributi dei distretti aveva incuriosito la gente.”

Riccardino

Sarà in libreria solo a partire dal 16 luglio, ma possiamo già dire che segna la fine di un’epoca. Il famosissimo Salvo Montalbano, dopo la dolorosissima scomparsa dell’autore Camilleri, è giunto alla conclusione del suo percorso, un progetto che ha accompagnato milioni di italiani dal 1994 ad oggi. Un titolo così diverso, nella sua semplicità, rispetto alla forte evocazione degli scritti precedenti, che lascia trasparire anche in questo modo una cesura. Il primo capitolo è stato rilasciato in anteprima. Siamo sicuri che il Maestro sarà capace di farci ridere, emozionare e incuriosire ancora una volta, attendiamo solamente di sapere quale sarà il finale per il commissario più famoso e amato d’Italia.

“Cretini tutti, sia quelli che ammazzavano al minuto per avidità, gelosia, vendetta, sia quelli che massacravano all’ingrosso in nome di parole che inchivano la vucca come libertà e democrazia. E lui si era stuffato di aviri sempre a chiffari coi cretini. Che certe volte erano furbi, certe volte i cretini erano macari intelligenti, come aviva acutamente notato una volta Leonardo Sciascia, ma, zarazabara, sempre scarsi di testa ristavano.”

Coma Empirico – Tutta la notte del mondo

“Benvenuti fra i miei pensieri. Scusate per il maltempo.” Così ci accoglie il disegnatore Gabriele Villani nel suo mondo. Da una pagina che conta più di 300mila followers alle librerie. Un viaggio, tramite la sempre più diffusa narrativa a fumetti, attraverso i pensieri, il cinismo, le incertezze e i sentimenti di un ragazzo malinconico, ma speranzoso. Per i sognatori sarà come trovarsi di fronte a uno specchio, un momento di autocritica e riflessione, un grido della coscienza. L’autore lo ha dedicato a tutti coloro che forse già lo sanno, ma che hanno bisogno di sentirselo dire.

“Il disagio può unire, non che la felicità non lo faccia, ma quando si prova disagio si cerca maggiormente la vicinanza dell’altro. È come una notte che si estende al di là dei confini del mondo e che ci unisce.”

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