Progetti
Occupazione e disabilità
Il lockdown ha danneggiato in primo luogo i lavoratori disabili: uno su dieci ha smesso di lavorare. L’antidoto comincia dalla scuola
Roberta Persichino | 17 marzo 2021

La pandemia da Covid19 ha colpito i ragazzi con disabilità, non solo in termini di apprendimento e socialità, ma anche per quanto riguarda l’attività di orientamento. Un’attività che, come ci spiega la professoressa Alessandra Fornarola, insegnante di sostegno dell’Istituto Comprensivo 4 di Pescara, inizia proprio dalle Scuole Secondarie di I Grado, in un’ottica che guarda a un futuro lontano e quindi lavorativo. Un futuro lavorativo messo in discussione dalla situazione attuale: dall’inizio della pandemia, secondo la Fondazione Italiana per il Superamento dell'Handicap, sette lavoratori disabili su dieci si sono sentiti discriminati, uno su tre non ha avuto accesso allo smart working e oltre uno su dieci ha smesso di lavorare.

Come inizia il processo di orientamento nelle Scuole Secondarie di I Grado per i ragazzi con disabilità?

Con il consiglio “Orientativo” garantiamo un orientamento di tipo scolastico ma finalizzato alla scelta lavorativa. Per noi insegnanti è una responsabilità sia a livello deontologico che umano, che si accentua con i ragazzi disabili, tenendo presente che l’inserimento in un contesto lavorativo ha le sue ripercussioni positive perché permette a questi ragazzi di affrontare il proprio percorso di vita con dignità e di instaurare relazioni costruttive nell'ambito del proprio contesto di vita. Tutto questo avviene in sinergia con le famiglie degli alunni, che svolgono un ruolo fondamentale, attraverso la condivisione delle scelte nell’anno scolastico e infine con l’attività costante del docente di sostegno che funge da mediatore tra tutte le figure.

L’Istituto Comprensivo 4 di Pescara ha sempre avuto attenzione per l’inclusione dei ragazzi disabili nell’attività di orientamento. In che modo?

Contattando a giugno i referenti delle scuole di secondo grado, per poter illustrare loro la situazione dell’alunno, per capire il docente che gli verrà affiancato e qual è la classe più adatta dove può andare. Cerchiamo di evitare un passaggio che possa risultare traumatico.

Con quale progetto aiutate i ragazzi nell’orientamento?

All’interno del Piano Annuale di Inclusione, con cui avviene la personalizzazione dei percorsi educativi e di apprendimento per i ragazzi con problematiche, svolgiamo anche un’attività di Orientability, attraverso l’incontro con le Scuole Secondarie di Secondo Grado in cui gli alunni si sono iscritti.

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