Attualità
L'angolo dell'Europa League - Lazio, Arsenal e Atletico in gran forma, il Lipsia per diventare veramente grande
Roberto Bertoni | 12 aprile 2018

Tralasciamo per un attimo le tre sfide in cui saranno impegnate le tre grandi, praticamente certe della qualificazione e strafavorite per la vittoria finale del torneo, e concentriamoci, invece, sul Lipsia, il quale, se dovesse passare il turno contro il Marsiglia, avrebbe la seria possibilità di diventare la mina vagante d'Europa, approfittando di un ottimo impianto di gioco, di un'invidiabile solidità societaria e di una carica emotiva e di entusiasmo di cui solo le debuttanti, da sempre, dispongono. E a questo gran ballo i tedeschi si presentano con tutte le carte in regola, non avendo perso tempo a inseguire l'irraggiungibile Bayern in Bundesliga ed essendosi concentrati, al contrario, su una competizione nella quale non è detto che non riesca loro il colpo gobbo di arrivare in semifinale e addirittura in finale, a patto che, in caso di passaggio del turno, non incappino dell'Arsenal di Wenger, ossia nell'unica compagine che, di sicuro, non avrebbe sfigurato nemmeno in Champions, a differenza dell'Atletico eliminato già durante la fase a gironi e dell'ottima Lazio di Inzaghino che, tuttavia, dubitiamo sia davvero in grado di competere ancora con le massime corazzate continentali. Se la fortuna dovesse assisterli, pertanto, gli scatenati funamboli del Lipsia potrebbero giocarsela fino alla fine e, considerando che due stagioni fa militavano nella Serie B teutonica, sarebbe opportuno riflettere su quanto sia virtuoso un sistema pallonaro che consente anche a chi dispone di meno mezzi rispetto alle solite note di compiere un'ascesa così repentina e, probabilmente, destinata a durare nel tempo. 

A naso, avremo in semifinale: una spagnola, un'inglese, una tedesca e un'italiana, a conferma dei rapporti di forza presenti nell'universo calcistico internazionale. Al momento, l'Italia è quarta dietro Spagna, Germania ed Inghilterra. Speriamo che il nuovo corso della Nazionale, dopo i Mondiali che ci vedranno spettatori, possa aiutarci a risalire la china e a tornare ai vertici da cui siamo decaduti sul finire degli anni Novanta. 

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