Scienza
Develop-Players, quando i videogiochi aiutano i ragazzi con DSA
La piattaforma di videogiochi di potenziamento cognitivo che rivoluziona il modo di fare didattica
Tommaso Di Pierro | 13 June 2023

Imparare a scuola videogiocando? Possibile con Develop-Players, l'innovativa startup che sviluppa giochi digitali con finalità educative per migliorare le opportunità di apprendimento e valorizzare il potenziale di ogni studente.

La missione educativa di Develop-Players

Pensata per contrastare i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) e il Disturbo da Deficit di Attenzione Iperattività (ADHD), Develop-Players è una realtà nata nel 2021 su idea  di Mariagrazia Benassi, Professoressa associata in Psicometria all'Università di Bologna, e sviluppata a partire da una forte componente clinica dell'università stessa, da cui è emersa la volontà di creare degli strumenti digitali che attraverso il gioco mettessero al centro l'individuo con le sue competenze e caratteristiche, ma anche fragilità, facendolo interagire con tecnologie utili e divertenti, aiutando a ridurre significativamente la fatica del training e aumentando la motivazione a migliorarsi. "L'Intelligenza artificiale, se usata in maniera etica e in maniera responsabile, può aiutare tantissimo nel creare una didattica personalizzata, che di base è il futuro dell'educazione. Bisogna riuscire a creare una didattica quanto più personalizzata per ogni individuo, applicandola ad un contesto classe in cui le persone interagiscono tra di loro", dichiara il CEO e Co-Founder di Develop-Players Luca Formica. La startup ha quindi sviluppato una serie di videogiochi per il potenziamento cognitivo proprio per quei casi specifici di ragazzi/e affetti da dislessia, discalculia, disgrafia e altri Disturbi del Neurosviluppo. L'introduzione di questo nuovo metodo di apprendimento ha già coinvolto più di cinquanta di scuole, sia pubbliche che private, in sette regioni d'Italia, per un totale di 5000 studenti in una fascia d'età che va dai 5 ai 17 anni. Fin dalla scuola primaria Develop-Players agisce dunque per intercettare e prevenire questi tipi di disturbi cognitivi. Non solo, oltre alle scuole anche psicologi e logopedisti possono usufruire dei servizi offerti da Develop-Players, per favorire l'apprendimento e offrire ai propri pazienti un metodo di trattamento alternativo. 

Proffilo e Eye-Riders, due esempi di Serious Game

Tra i giochi proposti da Develop-Players per aiutare chi ha difficoltà di apprendimento vi sono in primo piano Proffilo e a seguire Eye-Riders. Il primo è un gioco online nato dall'idea dello screening e della valutazione delle diverse funzioni cognitive - come il ragionamento logico, la working memory, la capacità visuo-spaziale - con l'obiettivo di integrare all'interno un algoritmo di IA che permetta di profilare nel miglior modo possibile gli studenti nelle diverse fasce d'età e gradi scolastici per poi dare un suggerimento agli insegnati e ai familiari per approcciare gli studenti a un nuovo metodo di studio. Il secondo, Eye-Riders, è un gioco specificatamente creato per potenziare l'attenzione. Dentro al gioco sono proposti percorsi riabilitativi personalizzati che allenano la capacità di mantenere l’attenzione, migliorano le capacità di distogliersi da ciò che distrae e concentrarsi su ciò che è rilevante e ognuno di essi è finalizzato al raggiungimento di specifici obiettivi visualizzabili e condivisi. "Il gioco è un mezzo per la crescita del soggetto, è il modo per tenere l'engagement dello studente a un livello sempre più ottimale, in particolare di coloro che hanno disturbi specifici e che soffrono di una mancanza di motivazione allo studio", dichiara l'AI Research Matteo Orsoni. "Il videogioco è portare in digitale quello che è di fatto un modo di apprendimento già rodato e che esiste da sempre. Il videogioco, se usato in maniera responsabile e con uso consapevole, può portare a dei benefici, anche perché permette di compiere delle cose che un gioco normale non ha la possibilità di fare. Quello che vogliamo è unire la capacità di divertimento a qualcosa che ha un'efficacia per l'individuo anche a livello clinico", continua Luca Formica.

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