Cinema e Teatro
Words of Europe per Altera, l'associazione inclusiva che unisce diritti e cultura
C’è un’Europa dell’inclusione a cui Words of Europe dà voce
Redazione | 5 May 2023

Come riuscire a intersecare cultura e partecipazione? E come dare voce a quei cittadini che non hanno diritto di voto o si sentono esclusi dalle politiche europee? Queste sono alcune delle domande a cui tenta di dare risposta Words of Europe, progetto finanziato dalla Commissione Europea tramite il programma Citizens, Equality, Rights and Values, per favorire la partecipazione dei cittadini e delle cittadine verso l’appuntamento delle elezioni europee 2024.

Nella fitta rete di partner del consorzio, esteso in 22 paesi, c’è anche Altera, associazione di promozione sociale nata in ambito universitario nel 2001 a Torino, che si impegna a "intersecare" l'attivismo antirazzista, femminista, LGBTQI+ e anti-neoliberista, agendo sia attraverso attività culturali sia attraverso iniziative strettamente legate alla promozione dei diritti umani e civili. Abbiamo intervistato Carlotta Sanna, project officer di W.E. per l’associazione, e Monica Casetta - tesoriera di Altera - per conoscere meglio l’associazione e il suo ruolo all’interno del progetto.

 

Partiamo da voi. Chi è Altera?

Monica: Altera è un'associazione di promozione sociale. È nata nel 2001 a Palazzo Nuovo, nell'ambito degli studi umanistici all'università. Attualmente la nostra sede è all’interno di CasArcobaleno, uno spazio culturale a Porta Palazzo di proprietà del Comune gestito da ArciGay che riunisce 15 associazioni torinesi. Altera ha due anime, una più prettamente culturale e una più legata ai diritti.

Carlotta: Per quanto riguarda l'anima più culturale stiamo promuovendo Play Ethic, ovvero un progetto che utilizza il gioco di ruolo come strumento per discutere e conoscere temi diversi. E poi noi siamo affiliati a UCCA, che tra l'altro è partner di W.E., l’unione dei circoli cinematografici Arci, e quindi ci occupiamo di diffusione della cultura cinematografica attraverso proiezioni e rassegne. Inoltre, organizziamo corsi di formazione improntati alla pratica, seguendo la filosofia del learning by doing. Invece, per quanto riguarda i diritti, stiamo lavorando su un progetto antirazzista chiamato SUPER, SUPporting Everyday fight against Racism, nel quale siamo in rete con i Comuni di Torino, Bologna e Reggio Emilia.

 

Words of Europe è un progetto che ha al centro proprio l’intersezione tra la promozione culturale e i diritti: ci raccontate qual è stato sino ad ora il vostro percorso in W.E.?

Monica: Per ora abbiamo lavorato con tre tipologie di persone: studenti delle scuole superiori, volontari in servizio civile, e persone aderenti alle associazioni di Casa Arcobaleno. Abbiamo sperimentato l'utilizzo della fotografia come metodologia di espressione da cui partire, cercando dunque - attraverso le foto - di trasmettere dei messaggi che possano essere immediati e, al contempo, facciano scaturire dibattiti sui temi e occasioni di confronto.

Carlotta: Da qui in avanti l'idea è quella di continuare a coinvolgere operatori, operatrici, volontari di servizio civile. Magari anche allargarci un po’ al nostro territorio, alla cittadinanza in generale. Per Altera è naturale tenere unito il linguaggio della cultura a quello della politica, quindi nei prossimi passaggi, per esempio, abbiamo già in mente di utilizzare il gioco di ruolo come metoZai.net dologia di lavoro, e dunque sfruttare un filone che all'interno della nostra associazione è già abbastanza sviluppato.

 

Quali sono i prossimi appuntamenti di Altera?

Monica: Per quanto riguarda il progetto Words of Europe, avremo un incontro oggi pomeriggio [14/04/2023 n.d.r] a Casa Arcobaleno proprio sul tema della fotografia e altri appuntamenti nel corso dei prossimi mesi; per quanto riguarda l’attività della nostra associazione, abbiamo in programma una serie di attività formative rivolte a operatori e operatrici del terzo settore, e in generale anche a studenti, studentesse. In particolare, ci saranno un corso di videomaking e un corso di progettazione culturale: sui nostri canali social e sul sito alteracultura.org trovate tutte le informazioni. A settembre, infine, terremo un'iniziativa pubblica presso TOPlay, Festival del Gioco di Torino – uno dei grandi festival del gioco di ruolo e da tavolo che ci sono in Italia – in cui faremo appunto una giornata di gioco di ruolo.

Carlotta: Comunque noi cerchiamo di essere molto attivi sui vari canali di comunicazione proprio perché tutte le iniziative che facciamo sono ad accesso libero. Vorremmo allargare il nostro bacino di partecipazione, ci sono tante opportunità e ci fa piacere se qualcuno vuole conoscerci o incontrarci.

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