Attualità
Giulia Cecchettin, un minuto di rumore nelle residenze toscane
Gli studenti universitari dell’alloggio Calamandrei a Firenze hanno realizzato un flashmob per le donne
Redazione | 29 November 2023

Un flashmob studentesco per dire basta alla violenza nei confronti delle donne. L’iniziativa per sensibilizzare sul tema del femminicidio è stata organizzata dai residenti dell’alloggio universitario Calamandrei a Firenze. 

In occasione della Giornata Nazionale per l’Eliminazione della Violenza nei confronti delle Donne, la residenza universitaria in via Giovanni Battista Morgagni, è stata teatro di alcune attività per sensibilizzare al rispetto della dignità, dei diritti e anche della vita delle donne. 

Nelle giornate del 24-25 e 26 novembre gli studenti che alloggiano presso la residenza, ma anche tutti gli studenti che frequentano la struttura (dove è presente la mensa universitaria e un’aula studio con ben 150 posti) hanno offerto una loro personale testimonianza tramite una installazione per ribadire l'importanza del rispetto di genere e la condanna di ogni sopruso nei confronti delle donne. 

Una sedia coperta da un telo rosso è stata posta nella hall di ingresso alla struttura. Vicino sono state posizionate le scarpe rosse (uno dei simboli nazionali adottato per denunciare gli abusi sulle donne). 

Vicino all’installazione, su un cartellone posto per terra, è stato scritto con la tinta rossa “It's ok to let go of people who don't make you feel good" e ogni studentessa e studente ha lasciato la sua impronta sul tappeto.  E’ stato concordato di lasciare l’installazione esposta fino a Natale, per renderla visibile a tutti gli alunni che frequentano la struttura, ma anche ai dipendenti DSU Toscana presenti (all’interno dell’edificio si trova infatti anche l’Ufficio Residenze e l’Ufficio Ristorazione) e al personale di tutte le ditte esterne che svolgono il servizio di portierato e pulizia nell’immobile. Al momento già più di 500 persone hanno visto l’installazione.

L’iniziativa è sostenuta dal DSU Toscana, ma è stata promossa dallo SMU (studenti multietnici). Lo SMU è un gruppo di alloggiati che da anni propone come obiettivo quello di favorire l’integrazione fra i residenti della struttura Calamandrei e gli altri studenti esterni attraverso varie iniziative sociali e culturali. 

Un gesto, quello realizzato la scorsa settimana, per sottolineare la vicinanza della comunità studentesca a quanto accaduto a Giulia Cecchettin, giovane studentessa universitaria veneta uccisa, pochi giorni prima della sua laurea, dall’ex fidanzato. 

 

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