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La teoria del rullo di tamburi. Come Leopardi rivive in How I met your mother
Dalle serie tv alla scultura alla pittura: la teoria del piacere di Giacomo Leopardi contamina tutte le espressioni artistiche
Lucrezia Pesce | 26 febbraio 2021

Sicuramente ognuno di noi è d’accordo sul fatto che, nella maggior parte dei casi, il prima sia di gran lunga migliore del momento stesso. D’alto canto chi di noi non ha letto “Il sabato del villaggio”? Leopardi ha esposto tramite il suo dono di poeta, quella che è una delle riflessioni che tutti prima o poi, chi intensionalmente e chi invece senza nemmeno accorgersene, siamo portati ad analizzare. Questo tema del sogno perfetto che viene distrutto e si sgretola non appena entra in gioco quella che è la realtà, esiste da sempre e tutt’oggi ne abbiamo esempi in film, serie tv, libri ma anche canzoni, quadri e sculture.

How I met your mother

Uno tra i più attuali e concreti è sicuramente la serie televisiva How I met you mother che ci mostra come il protagonista sia continuamente in cerca della favola d’amore perfetta e ogni volta che pensa di viverla, per un motivo o per un altro rimane sempre deluso e profondamente ferito. Nel finale, quando ha finalmente trovato la donna della sua vita con cui per anni ha vissuito felice e con l’illusione di aver alla fine raggiunto ciò che da sempre stava aspettando, si ritrova a dover affrontare la sua perdita e fare i conti con l’amara e deludente realtà. La puntata in cui però viene fatta una più profonda riflessone su questo tema è una puntata della prima stagione. Ted (il protagonista) incontra a un matrimonio Victoria, ragazza che sembra essere perfetta per lui e con cui passa un’indimenticabile serata. Entrambi in passato sono stati feriti dalle loro stesse aspettative e decidono insieme di non ripetere i propri errori. Non vogliono infatti che in un possibile futuro della loro relazione possano allontanarsi andando a rovinare anche il ricordo di quella magica serata che hanno vissuto. I due decidono di rimanere due semplici sconosciuti e di creare insieme il ricordo perfetto. Non ci sarà quindi un bacio, ma solamente il momento che lo precede, il rullo di tamburi, così speciale e intenso da non poter essere rovinato. Non sarà solo un attimo perché durerà immutato nei loro ricordi per sempre. Dopo un ultimo ballo,Ted chiude gli occhi e Victoria se ne va, lasciando a entrambi il ricordo di un momenmto perfetto immune al potere distruttivo della realtà. Purtroppo il rullo di tamburi, ha intriseco in sé un senso di insoddifazione, non fa che accrescere l’aspettativa e il desiderio. Proprio per questo i due in seguito, non resistendo, si ritroveranno e nuovamente speranzosi di poter rendere un sogno realtà, inizieranno una bellissima relazione che poi però, come avevano temuto finirà, portandosi via anche la perfezione e immutabilità di quel magnifico ricordo del loro primo incontro.

Amore e Psiche

Fin dall’ antichità si è tentato di immortalare un attimo perfetto immune alla delusione dellà realtà. Uno degli esempi più belli è sicuramente Amore e Psiche di Canova. Anche qui siamo testimoni di un desiderio da parte di entrambi i soggetti che rimane però non del tutto espresso. Le labbra di entrambi, avvolti in un tenero abbraccio, sono vicinissime ma non si toccano. Questo momento, il famoso rullo di tamburi, è eterno e indissolubile nel tempo ma soprattutto il loro bacio è reso immortale perché non rappresentato ma bensì laciato all’ immaginazione di chi li guarda. Cosa succederà dopo? Questa domanda risulta superflua qando l’attimo presente è così perfetto e destinato a non finire mai. Infatti tutt’ oggi passeggiando all’ interno del Louvre possiamo ammirare quest’ opera, ancora ferma al momento della sua realizzazione, guardarla e costruirci noi stessi intorno una favola da sogno.

Ron Hicks

La stessa cosa vale per il pittore Ron Hicks spesso intento a rappresentare dei “quasi baci” a cui noi stessi possiamo dare un finale o semplicemente lasciarli immutati e sospesi. L’ arte riesce quindi a fare quello che a noi risulta impossibile, contrastare l’azione del tempo e immortalare parmnentemente i momenti migliori in modo da non permetterci di rovinarli, perchè si sa che la realtà corrompe sempre la perfezione del sogno.

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