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Agenda ONU 2030: cos'è e cosa riguarda. Inquinamento, spreco di risorse, energia: risolleviamo il Pianeta entro il 2030
Michela Rossi | 18 giugno 2019

Un programma d’azione che i governi dei 193 Paesi membri dell’ONU hanno studiato per le persone, il pianeta e il benessere economico. Ecco cosa è  l’agenda per lo Sviluppo Sostenibile.  Diciassette gli obiettivi da realizzare nell’arco dei prossimi 15 anni, chiamati Sustainable Development Goals (SDGs). 

Il via al percorso per il raggiungimento di tali obiettivi coincide con l’inizio del 2016. Questa agenda riguarda diversi provvedimenti importanti per lo sviluppo e la salute dei Paesi interessati: dalla lotta alla povertà al contrasto verso il cambiamento climatico, dalle disuguaglianze alla crescita economica. 

Oltre ai Goals sono presenti anche 169 traguardi, detti Target, che sostanziano gli obiettivi approvati dalle Nazioni Unite. Approfondiremo insieme soprattutto il Goal 12, riguardante i modelli sostenibili di produzione e consumo. Questo punto si occupa di promuovere l’efficienza delle risorse e dell’energia, di infrastrutture sostenibili e, soprattutto, i lavori a favore dell’ambiente e di una migliore qualità di vita per tutti. Esso prevede, dunque, una riduzione dei costi economici, sociali ed ambientali, della povertà. Per quanto riguarda la produzione, lo spreco e la povertà, ogni anno circa 1.3 tonnellate di cibo prodotto finiscono nella spazzatura oppure vanno a male a causa di sistemi di trasporti.

Dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei
consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura (comprese le
perdite post-raccolto) è dunque uno degli obiettivi principali. Un altro grande problema presente in Italia e un po’ in tutto il mondo è quello dell’inquinamento dovuto al rilascio di sostanze chimiche nell’aria, causato spesso da inceneritori o acciaierie. Per fare qualche esempio ricordiamo l’Ilva a Taranto, oppure l’acciaieria di Terni: entrambi hanno causato disagi alla città, soprattutto alla salute dei propri abitanti. Il danno principale di questo tipo di problema è il fatto che nuoce gravemente alla salute: in quei luoghi si registrano percentuali altissime di tumori. 

A Terni, ad esempio, l’inquinamento è il problema principale, e chi ha lavorato all’acciaieria ha subìto conseguenze invalidanti molto gravi per il continuo contatto con i metalli pesanti. Le conseguenze sulla salute di queste persone non possono che essere allarmanti e c’è la necessità di intervenire e di ridurre il più possibile questo fenomeno. L’obiettivo dell’Agenda Onu sotto questo punto di vista è quello di ottenere la gestione ecocompatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti in tutto il loro ciclo di vita, in accordo con i quadri internazionali concordati, e ridurre significativamente il loro rilascio in aria, acqua e suolo, al fine di minimizzare i loro effetti negativi sulla salute umana e l’ambiente. 

Ogni singolo punto dell’Agenda Onu è fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e di ogni cittadino che lo occupa, quindi è assolutamente necessario riuscire a portare a termine ciò che i Paesi che ne fanno parte hanno stabilito. Sarebbe dunque necessario che ogni individuo provasse a dedicare più attenzione a gesti che potrebbero sembrare sciocchezze, ma che in realtà sono dannosissime per l’ambiente e consumare e sprecare meno cibo e acqua possibile. Visto come stanno andando ultimamente le cose, raggiungere questi traguardi entro il 2030 significherebbe risollevare un mondo che sta pian piano crollando.

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